Un RFID per tutti
(Radio Frequency IDentification)


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mercoledì, giugno 08, 2005

Prego, la schiavitù umana è servita.

da repubblica.it

IL CASO. Il computer guardiano in fabbrica
per aumentare l'efficienza ed evitare i tempi morti
Braccialetti elettronici a dipendenti
Allarme a Londra: "Così ci spiano"
Dove il sistema è in uso il turn over è aumentato del 300%
dal nostro corrispondente ENRICO FRANCESCHINI

LONDRA - Il futuro dei lavoratori manuali, si pensava un tempo, sarebbe stato più o meno così: gli uomini avrebbero dato ordini ai robot, questi avrebbero disciplinatamente obbedito e così gli esseri umani si sarebbero risparmiati le fatiche più dure. Ma il futuro potrebbe riservarci una brutta sorpresa: forse saranno i robot a dare gli ordini, e a noi toccherà di obbedire. Con una nuova tecnologia importata dagli Stati Uniti, infatti, i lavoratori impiegati in magazzini e depositi della Gran Bretagna hanno cominciato a indossare uno speciale bracciale elettronico computerizzato che registra i loro spostamenti, calcola i ritmi di lavoro e impartisce ordini.

Sul bracciale, per esempio, appaiono scritte o segnali luminosi che indicano: "Vai alla corsia numero sedici, prendi tre scatoloni dal secondo ripiano, mettili sul montacarichi e portali al camion numero due". Contemporaneamente, il bracciale invia segnali di questo tipo a una sala di controllo: "Il lavoratore numero undici è alla corsia ventiquattro da trentadue minuti". Un po' troppo tempo: non si sarà appisolato?
Non starà mica fumando una sigaretta di nascosto? Oppure: "Il lavoratore numero sei è andato alla toilette, è la seconda volta dall'inizio del turno". Di nuovo? Cos'ha, la diarrea? O è uno scansafatiche?

Può sembrare uno scherzo, invece è una cosa seria: diecimila lavoratori indossano già il bracciale-computer, il numero aumenta progressivamente, una trentina di aziende lo hanno adottato nei loro depositi da un capo all'altro del Regno Unito, tra cui catene di supermercati e grandi magazzini come Tesco, Marks&Spencer, Sainsbury e Boots, cioè alcune delle maggiori società nazionali.

"E' un sistema che facilita il lavoro, rendendolo più rapido ed efficiente, non dà alcun fastidio ai lavoratori", affermano i portavoce delle aziende coinvolte, sottolineando che il meccanismo è universalmente diffuso in America.

Ma uno studio dell'università di Durham sostiene il contrario: "Anziché rendere il lavoro più efficace, il bracciale elettronico rischia di alienare i lavoratori, privandoli di qualsiasi tipo di iniziativa e di scelta, trasformandoli in automi che prendono ordini da un computer". E i sindacati britannici indicano che il turn-over, nei magazzini dove è in uso il bracciale, raggiunge punte del 300 per cento, con dipendenti che si licenziano dopo pochi giorni o addirittura poche ore: "Non resteremo a guardare - annunciano - mentre i lavoratori del nostro paese vengono manovrati da dei robot".


(8 giugno 2005)

venerdì, giugno 03, 2005

Grande Fratello Europeo

L'UE vuole un Big Brother delle comunicazioni
di Giacomo Dotta (g.dotta@html.it) 01/06/2005 - 13:57

da webnews

Una proposta che verrà formalizzata nei prossimi giorni dalla Commissione Europea chiederà di imporre un Registro obbligatorio delle comunicazioni per aziende delle comunicazioni ed Internet Service Provider: in nome della sicurezza

Coloro i quali ritengono sempre più depauperato il diritto fondamentale alla privacy solleveranno probabilmente presto tutti i propri anatemi contro la proposta emersa nelle ultime ore da una dichiarazione specifica di Viviane Reding, commissario per l'informazione e i media presso l'Unione Europea. La Reding ha annunciato infatti la possibilità di un registro obbligatorio per il quale società di telecomunicazioni ed Internet Service Provider dovranno tener traccia di ogni singola comunicazione mediata: telefonate, sms, e-mail, eccetera.

Lo scopo della proposta è di primo acchito quantomeno nobile: mantenere traccia più a lungo delle comunicazioni avvenute (si prevede una richiesta tale per cui l'archivio dovrà mantenere comunicazioni vecchie fino a 12 mesi) permetterà agli inquirenti di indagare su casi giudiziari per i quali i dati relativi a talune comunicazioni possano rivelarsi imprescindibilmente importanti. Non a caso la proposta originaria (di Francia, Irlanda, Regno Unito e Svezia) nacque dopo gli attentati di Madrid dell'11 Marzo 2004 nei quali proprio le registrazioni telefoniche permisero un rapido arresto dei responsabili.

La proposta annunciata dalla Reding verrà co-firmata dall'italiano Franco Frattini, commissario UE per sicurezza, libertà e giustizia. Inevitabilmente due grandi questioni si ergono sulla proposta. Innanzitutto v'è il problema dei costi di un sistema tanto complesso: «se devi passare ore e ore a tracciare dati, devi pagare per questo», parola di Michael Bartholomew, direttore della European Telecommunications Network Operators' Association (Etno), in una dichiarazione a Reuters.

Inoltre v'è l'imprescindibile problema della privacy, la cui soluzione verrà presumibilmente mediata con appositi protocolli di accesso ed uso dei dati conservati negli archivi delle società impegnate nel settore. Sotto questo profilo le trattative verranno presumibilmente sviluppate su un duplice binario giudiziario e tecnico/economico per trovare le migliori soluzioni sia per le aziende impegnate nel processo di archiviazione, sia per chi dovrà garantire il corretto uso dei dati archiviati.