Prego, la schiavitù umana è servita.
da repubblica.it
IL CASO. Il computer guardiano in fabbrica
per aumentare l'efficienza ed evitare i tempi morti
Braccialetti elettronici a dipendenti
Allarme a Londra: "Così ci spiano"
Dove il sistema è in uso il turn over è aumentato del 300%
dal nostro corrispondente ENRICO FRANCESCHINI
LONDRA - Il futuro dei lavoratori manuali, si pensava un tempo, sarebbe stato più o meno così: gli uomini avrebbero dato ordini ai robot, questi avrebbero disciplinatamente obbedito e così gli esseri umani si sarebbero risparmiati le fatiche più dure. Ma il futuro potrebbe riservarci una brutta sorpresa: forse saranno i robot a dare gli ordini, e a noi toccherà di obbedire. Con una nuova tecnologia importata dagli Stati Uniti, infatti, i lavoratori impiegati in magazzini e depositi della Gran Bretagna hanno cominciato a indossare uno speciale bracciale elettronico computerizzato che registra i loro spostamenti, calcola i ritmi di lavoro e impartisce ordini.
Sul bracciale, per esempio, appaiono scritte o segnali luminosi che indicano: "Vai alla corsia numero sedici, prendi tre scatoloni dal secondo ripiano, mettili sul montacarichi e portali al camion numero due". Contemporaneamente, il bracciale invia segnali di questo tipo a una sala di controllo: "Il lavoratore numero undici è alla corsia ventiquattro da trentadue minuti". Un po' troppo tempo: non si sarà appisolato?
Non starà mica fumando una sigaretta di nascosto? Oppure: "Il lavoratore numero sei è andato alla toilette, è la seconda volta dall'inizio del turno". Di nuovo? Cos'ha, la diarrea? O è uno scansafatiche?
Può sembrare uno scherzo, invece è una cosa seria: diecimila lavoratori indossano già il bracciale-computer, il numero aumenta progressivamente, una trentina di aziende lo hanno adottato nei loro depositi da un capo all'altro del Regno Unito, tra cui catene di supermercati e grandi magazzini come Tesco, Marks&Spencer, Sainsbury e Boots, cioè alcune delle maggiori società nazionali.
"E' un sistema che facilita il lavoro, rendendolo più rapido ed efficiente, non dà alcun fastidio ai lavoratori", affermano i portavoce delle aziende coinvolte, sottolineando che il meccanismo è universalmente diffuso in America.
Ma uno studio dell'università di Durham sostiene il contrario: "Anziché rendere il lavoro più efficace, il bracciale elettronico rischia di alienare i lavoratori, privandoli di qualsiasi tipo di iniziativa e di scelta, trasformandoli in automi che prendono ordini da un computer". E i sindacati britannici indicano che il turn-over, nei magazzini dove è in uso il bracciale, raggiunge punte del 300 per cento, con dipendenti che si licenziano dopo pochi giorni o addirittura poche ore: "Non resteremo a guardare - annunciano - mentre i lavoratori del nostro paese vengono manovrati da dei robot".
(8 giugno 2005)
IL CASO. Il computer guardiano in fabbrica
per aumentare l'efficienza ed evitare i tempi morti
Braccialetti elettronici a dipendenti
Allarme a Londra: "Così ci spiano"
Dove il sistema è in uso il turn over è aumentato del 300%
dal nostro corrispondente ENRICO FRANCESCHINI
LONDRA - Il futuro dei lavoratori manuali, si pensava un tempo, sarebbe stato più o meno così: gli uomini avrebbero dato ordini ai robot, questi avrebbero disciplinatamente obbedito e così gli esseri umani si sarebbero risparmiati le fatiche più dure. Ma il futuro potrebbe riservarci una brutta sorpresa: forse saranno i robot a dare gli ordini, e a noi toccherà di obbedire. Con una nuova tecnologia importata dagli Stati Uniti, infatti, i lavoratori impiegati in magazzini e depositi della Gran Bretagna hanno cominciato a indossare uno speciale bracciale elettronico computerizzato che registra i loro spostamenti, calcola i ritmi di lavoro e impartisce ordini.
Sul bracciale, per esempio, appaiono scritte o segnali luminosi che indicano: "Vai alla corsia numero sedici, prendi tre scatoloni dal secondo ripiano, mettili sul montacarichi e portali al camion numero due". Contemporaneamente, il bracciale invia segnali di questo tipo a una sala di controllo: "Il lavoratore numero undici è alla corsia ventiquattro da trentadue minuti". Un po' troppo tempo: non si sarà appisolato?
Non starà mica fumando una sigaretta di nascosto? Oppure: "Il lavoratore numero sei è andato alla toilette, è la seconda volta dall'inizio del turno". Di nuovo? Cos'ha, la diarrea? O è uno scansafatiche?
Può sembrare uno scherzo, invece è una cosa seria: diecimila lavoratori indossano già il bracciale-computer, il numero aumenta progressivamente, una trentina di aziende lo hanno adottato nei loro depositi da un capo all'altro del Regno Unito, tra cui catene di supermercati e grandi magazzini come Tesco, Marks&Spencer, Sainsbury e Boots, cioè alcune delle maggiori società nazionali.
"E' un sistema che facilita il lavoro, rendendolo più rapido ed efficiente, non dà alcun fastidio ai lavoratori", affermano i portavoce delle aziende coinvolte, sottolineando che il meccanismo è universalmente diffuso in America.
Ma uno studio dell'università di Durham sostiene il contrario: "Anziché rendere il lavoro più efficace, il bracciale elettronico rischia di alienare i lavoratori, privandoli di qualsiasi tipo di iniziativa e di scelta, trasformandoli in automi che prendono ordini da un computer". E i sindacati britannici indicano che il turn-over, nei magazzini dove è in uso il bracciale, raggiunge punte del 300 per cento, con dipendenti che si licenziano dopo pochi giorni o addirittura poche ore: "Non resteremo a guardare - annunciano - mentre i lavoratori del nostro paese vengono manovrati da dei robot".
(8 giugno 2005)
2 Comments:
Scie chimiche
Purtroppo l'opinione pubblica non é assolutamente consapevole di quanto accade e di quello che ha davanti agli occhi, prova ne sia che le testimonianze provenienti dall'Italia sono tutte di turisti o militari americani di stanza in Italia, e quindi persone a conoscenza del fenomeno, ben più noto nel loro paese di origine.
Nondimeno, nel nostro spazio aereo operano velivoli che rilasciano scie persistenti di natura ignota, cui segue un mutamento nelle condizioni del cielo, con la formazione di nuvole, generalmente di tipo a strato.
Di che nazionalità sono? Cosa stanno combinando?
Le numerosissime segnalazioni giungono nei siti che si occupano della questione dalle seguenti località:Stati Uniti (virtualmente ogni stato), Nuova Zelanda, Olanda, Svezia, Australia, Messico, Porto Rico, Bahamas, Sud Africa, Francia, Italia, Inghilterra, Scozia, Croazia.
Quando la stampa si é occupata delle scie chimiche, lo ha fatto usando titoli come quello di USA Today, "I teorici della cospirazione leggono tra le righe in cielo", e dando a intendere che si tratterebbe soltanto di una specie di paranoia alla X-Files fiorita attraverso Internet. Nell'articolo, si riporta che la Environmental Protection Agency, la NASA, la Federal Aviation Administration e la National Oceanic and Atmospheric Administration hanno unito le forze nella pubblicazione di un documento che dovrebbe spiegare scientificamente la formazione di queste scie. Qualche mese prima, la Air Force aveva rilasciato un proprio documento, che ribatteva punto per punto agli argomenti degli antagonisti. Gli scienziati che studiano le scie di condensazione dicono che là fuori non c'é nient'altro che vapore acqueo e cristalli di ghiaccio, ed etichettano il tutto come "stupidaggine cospirativa", ribadendo che le scie di cui si occupano i teorici della cospirazione sono "perfettamente naturali", e gli strani allineamenti paralleli e le griglie sono facilmente spiegabili come scie raccolte insieme dai venti.
Che cosa sono le scie chimiche???
Informatevi, cercate! è importante!
Il Fronte per la Natura
http://www.nexusitalia.com/sciechimiche.htm
Boanerges was here!
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