Terrone! Ovunque tu vada, io ti riprendo!
da REPUBBLICA.IT http://www.repubblica.it /2006/08/sezioni/cronaca/telecamere-sud/telecamere-sud/telecamere-sud.html
Si comincia in autunno dal lungomare di Napoli e da Caserta
Il sistema costerà 40 milioni di euro, sarà ultimato entro il 2007
Telecamere per sorvegliare il Sud
Occhi elettronici contro il "pizzo"
Il piano del Viminale per Sicilia, Sardegna, Campania e Calabria
diMARIA NOVELLA DE LUCA
ROMA - Saranno migliaia e saranno dappertutto. Intelligenti, sofisticate, all'avanguardia. Capaci di captare ogni movimento sospetto, dalla corsa improvvisa di un ragazzino che prelude ad uno scippo, ad un assembramento "anomalo", da un motorino con la targa coperta all'auto sospetta che sfreccia in autostrada. Si chiama videosorveglianza del territorio, ed è un progetto del ministero dell'Interno che nei prossimi mesi porterà all'installazione di centinaia di telecamere in decine di città in Campania, Calabria, Sicilia e Sardegna.
Si comincerà con Napoli, dove già dall'autunno gli "occhi elettronici" vigileranno sul Lungomare, tra i viali del Vomero, e nelle zone industriali che circondano Caserta. Il piano di videosorveglianza delle città del Sud, che costerà circa 40 milioni di euro, e dovrebbe essere ultimato entro il 2007, è stato annunciato ieri dal viceministro dell'Interno Marco Minniti, e nasce nell'ambito del Programma operativo nazionale sullo sviluppo della sicurezza nel Mezzogiorno d'Italia. "Se si controlla in maniera attiva il territorio - ha detto Minniti - diventa più difficile per gli agenti delle mafie andare in giro a chiedere il pizzo".
E infatti queste telecamere "intelligenti", che possono scaricare immagini e dati in tempo reale nelle sale operative di polizia e carabinieri (a loro volta digitalizzate e interconnese) fotografando volti, targhe, luoghi, aiuteranno a contrastare quella criminalità diffusa di scippi, rapine ed estorsioni che rende ormai difficilissima la vita in molti centri del Sud.
Ma l'arrivo di un esercito di telecamere, in Calabria ad esempio ne sono previste circa 900, con uno stanziamento di oltre 15milioni di euro, non si trasformerà in una continua e capillare violazione della privacy dei cittadini? Al ministero dell'Interno specificano che l'intera operazione ha il lasciapassare del Garante, e che quindi questi "occhi elettronici", a differenza delle apparecchiature installate dai comuni o dai privati, sono autorizzati ad immagazzinare e archiviare i dati raccolti, in nome della sicurezza generale. Specificando anche che le registrazioni non saranno a ciclo continuo, tanto per frugare nella vita della gente, ma che i monitor sono invece programmati per attivarsi soltanto di fronte ad un movimento "anomalo".
Nel piano annunciato dal viceministro Minniti, la copertura del territorio è dettagliata. Subito dopo Napoli toccherà alla Calabria all'inizio del 2007. Gli impianti controlleranno giorno e notte un'autostrada ad alto rischio di furti e aggressioni come la Salerno - Reggio Calabria, e poi città e paesi, da Crotone a Locri, da Villa San Giovanni a Tropea, da Lamezia Terme a Catanzaro, nei centri storici e nelle periferie, e così anche in Sicilia, a Palermo e Catania, in Sardegna e in Puglia, dove verranno presidiate le zone ad alto tasso di criminalità della provincia di Bari.
(4 agosto 2006)
Si comincia in autunno dal lungomare di Napoli e da Caserta
Il sistema costerà 40 milioni di euro, sarà ultimato entro il 2007
Telecamere per sorvegliare il Sud
Occhi elettronici contro il "pizzo"
Il piano del Viminale per Sicilia, Sardegna, Campania e Calabria
diMARIA NOVELLA DE LUCA
ROMA - Saranno migliaia e saranno dappertutto. Intelligenti, sofisticate, all'avanguardia. Capaci di captare ogni movimento sospetto, dalla corsa improvvisa di un ragazzino che prelude ad uno scippo, ad un assembramento "anomalo", da un motorino con la targa coperta all'auto sospetta che sfreccia in autostrada. Si chiama videosorveglianza del territorio, ed è un progetto del ministero dell'Interno che nei prossimi mesi porterà all'installazione di centinaia di telecamere in decine di città in Campania, Calabria, Sicilia e Sardegna.
Si comincerà con Napoli, dove già dall'autunno gli "occhi elettronici" vigileranno sul Lungomare, tra i viali del Vomero, e nelle zone industriali che circondano Caserta. Il piano di videosorveglianza delle città del Sud, che costerà circa 40 milioni di euro, e dovrebbe essere ultimato entro il 2007, è stato annunciato ieri dal viceministro dell'Interno Marco Minniti, e nasce nell'ambito del Programma operativo nazionale sullo sviluppo della sicurezza nel Mezzogiorno d'Italia. "Se si controlla in maniera attiva il territorio - ha detto Minniti - diventa più difficile per gli agenti delle mafie andare in giro a chiedere il pizzo".
E infatti queste telecamere "intelligenti", che possono scaricare immagini e dati in tempo reale nelle sale operative di polizia e carabinieri (a loro volta digitalizzate e interconnese) fotografando volti, targhe, luoghi, aiuteranno a contrastare quella criminalità diffusa di scippi, rapine ed estorsioni che rende ormai difficilissima la vita in molti centri del Sud.
Ma l'arrivo di un esercito di telecamere, in Calabria ad esempio ne sono previste circa 900, con uno stanziamento di oltre 15milioni di euro, non si trasformerà in una continua e capillare violazione della privacy dei cittadini? Al ministero dell'Interno specificano che l'intera operazione ha il lasciapassare del Garante, e che quindi questi "occhi elettronici", a differenza delle apparecchiature installate dai comuni o dai privati, sono autorizzati ad immagazzinare e archiviare i dati raccolti, in nome della sicurezza generale. Specificando anche che le registrazioni non saranno a ciclo continuo, tanto per frugare nella vita della gente, ma che i monitor sono invece programmati per attivarsi soltanto di fronte ad un movimento "anomalo".
Nel piano annunciato dal viceministro Minniti, la copertura del territorio è dettagliata. Subito dopo Napoli toccherà alla Calabria all'inizio del 2007. Gli impianti controlleranno giorno e notte un'autostrada ad alto rischio di furti e aggressioni come la Salerno - Reggio Calabria, e poi città e paesi, da Crotone a Locri, da Villa San Giovanni a Tropea, da Lamezia Terme a Catanzaro, nei centri storici e nelle periferie, e così anche in Sicilia, a Palermo e Catania, in Sardegna e in Puglia, dove verranno presidiate le zone ad alto tasso di criminalità della provincia di Bari.
(4 agosto 2006)