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lunedì, febbraio 21, 2005

Deep Interceptor !

Sommergibile spia le telefonate, si chiama Jimmy Carter
NEW YORK - Il Pentagono si appresta a varare nel fine settimana un sommergibile con particolare doti di spionaggio, capace di intercettare comunicazioni e telefonate che viaggiano nei cavi a fibra ottica sul fondo degli oceani. Il sommergibile, battezzato 'Uss Jimmy Carter' in onore dell'ex presidente degli Stati Uniti, sara' varato nella giornata di sabato con una cerimonia in una base navale a New London, in Connecticut. La Marina militare ufficialmente non rilascia informazioni sulle capacita' del 'Jimmy Carter', spiegando che buona parte delle sue attivita' sono classificate. Ma analisti d'intelligence ed esperti militari hanno rivelato ai media americani che il sommergibile prendera' il posto e i compiti di un'altra unita' appena andata in pensione, la 'Uss Parche', che si occupava di spionaggio sottomarino. Il 'Carter', stando alle indiscrezioni, dispone di modifiche che gli permettono di estendere il proprio scafo e di creare un ambiente di lavoro sottomarino paragonabile a un hangar, dove possono lavorare una cinquantina di uomini dei Navy Seal - i reparti speciali della Marina - ed essere anche ospitati piccoli veicoli oceanici da esplorazione. Il bersaglio principale del sommergibile saranno i cavi a fibre ottiche dove passano le comunicazioni internazionali, che l'unita' sarebbe in grado di spiare con tecnologie innovative. Gia' negli anni Settanta gli Usa avevano cominciato un programma di intercettazione delle telefonate che passavano nei cavi sommersi sul fondo del Pacifico, al largo delle coste dell'ex Unione Sovietica. Ma la missione fu svelata da una spia che lavorava per Mosca e i dispositivi installati dagli Usa si trovano ora nel museo del Kgb nella capitale russa
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Il «Jimmy Carter» viene inaugurato oggi dal Pentagono
Un sommergibile spierà le telefonate sott'acqua
Lo scafo ospita cinquanta uomini e veicoli da esplorazione. Intercetta le informazioni che viaggiano sulla fibra ottica
NEW YORK - Si chiama «Uss Jimmy Carter» in onore dell'ex presidente Usa il sommergibile che il Pentagono si appresta a mettere in funzione. Un veicolo spia, dotato di eccezionali capacità. E' in grado infatti di intercettare comunicazioni e telefonate che viaggiano nei cavi a fibra ottica sul fondo degli oceani. Il sommergibile viene inaugurato oggi con una cerimonia in una base navale a New London, in Connecticut. La Marina militare non ha rilasciato informazioni sulle capacità del «Jimmy Carter», ma analisti d'intelligence ed esperti militari hanno rivelato che il sommergibile prenderà il posto e i compiti di un'altra unità appena andata in pensione, la «Uss Parche», che si occupava di spionaggio sottomarino. Secondo indiscrezioni, il «Carter» è in grado di estendere il proprio scafo creando un ambiente di lavoro sottomarino dove possono operare una cinquantina di uomini dei Navy Seal - i reparti speciali della Marina - e dove possono essere ospitati piccoli veicoli da esplorazione. Il bersaglio principale del sommergibile saranno i cavi a fibre ottiche dove passano le comunicazioni internazionali. Il programma di incertettazione delle telefonate nel fondo del Pacifico da parte degli Usa è cominciato negli anni Settanta, al largo delle coste dell'ex Unione Sovietica. La missione fu svelata da una spia che lavorava per Mosca, i dispositivi di allora si trovano nel museo del Kgb, nella capitale russa. (19 febbraio 2005)
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Gli Usa mandano il sommergibile-spia
di UMBERTO RAPETTO

ROMA - A Genova stanno arrivando gli esperti e sul piede di guerra c'è persino la National Security Agency, la struttura americana super-segreta che gestisce le risorse tecnologiche di Echelon. Mentre alziamo lo sguardo al cielo sapendo di quell'abbondante centinaio di satelliti con gli occhi puntati su di noi, scopriamo che i maghi dell'intelligence USA sono pronti ad intercettare anche dal fondo del mare. E così, se qualcuno - navigando per diporto nel Tirreno - dovesse scorgere qualcosa di strano, è bene sapere che il suo nome è USS Jimmy Carter: è il sommergibile-spia che la Marina militare statunitense ha realizzato nei cantieri della General Dynamic's' Electric Boat nel porto di Groton, nel Connecticut. Costato 5 anni di lavoro di adeguamento ed almeno 1 miliardo di dollari, si tratta di un mezzo a propulsione nucleare che tra le caratteristiche tecniche annovera proprio la capacità di intercettazione dei cavi in fibra ottica sottomarini a loro volta in grado di veicolare 40.000 telefonate contemporanee. Sull'effettivo impiego di una simile soluzione non ci sono conferme ufficiali, ma nel Mediterraneo le fibre ottiche per connessioni telefoniche e di trasmissione dati non mancano davvero e soprattutto arrivano a collegare aree geografiche di non trascurabile effervescenza terroristica.

In un'intervista Frank Dennington, capo della struttura tecnica della Flag Telecom Holdings Ltd., il colosso che gestisce decine di migliaia di chilometri di cavi subacquei che uniscono l'Europa al Nord Africa e al Medio Oriente, si è mostrato scettico. Ha dichiarato, infatti, che le protezioni adottate rendono difficilissimo e troppo costoso l'ascolto abusivo delle comunicazioni, ma che - se realizzato - questo può aprire una breccia spaventosa nella riservatezza dei cittadini. Da parte sua il generale dell'aeronautica Michael Hayden - vertice della NSA - ha sorriso quando gli è stato chiesto delle intercettazioni sottomarine, ma non ha negato che siano possibili. Chiamato poi a fornire qualche notizia in merito al sommergibile Carter, ha preferito glissare l'argomento.

Le fibre ottiche più sofisticate sono normalmente protette da guaine pressurizzate la cui effrazione viene immediatamente segnalata ai sistemi di controllo, ma quando si scende sotto i 300 metri di profondità determinate costosissime precauzioni vengono riconosciute non più necessarie per le oggettive difficoltà di manomissione per eventuali sabotaggi o intercettazioni.

Le attività di manutenzione richiedono normalmente l'emersione del cablaggio da verificare o riparare. I gestori di queste infrastrutture di comunicazione includono così, tra le misure di protezione, il sorvolo periodico delle tratte percorse dai propri cavi così da rilevare l'eventuale presenza di imbarcazioni che possano indebitamente mettere mano sulle fibre ottiche ripescate dal fondo. Naturalmente un intervento sottomarino sfugge a simile monitoraggio ma un funzionario dell'intelligence a stelle e strisce ha asserito che "origliare" sul fondo del mare non è iniziativa facile da prendersi perché può comportare un onere che potrebbe aggirarsi sui 2 miliardi di dollari l'anno. Ma quella cifra da dove salta fuori? E' semplice stima o consuntivo? Se chi aveva letto "Secret Power" conosceva Echelon prima del relativo clamore, chi ha dato un'occhiata al libro di Sherry Sontag e Christopher Drew "Blind Man's Bluff" queste cose le sa bene. Quando c'erano cavi in rame in luogo delle odierne fibre ottiche, la Marina americana - per spiare i russi - si avvaleva del sommergibile USS Parche che, ancora in servizio, andrà in pensione nel 2003.