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sabato, dicembre 16, 2006

Sveniamoci al bancomat..

Il bancomat diventa biometrico

URL news: http://www.webmasterpoint.org/risorse/articolo.asp?id=16984

Per i giapponesi prelievi sicuri

Un istituto di credito giapponese ha recentemente sostituito i propri sportelli bancomat con una nuova versione capace di confrontare le vene della mano della persona che tenta di effettuare un prelievo con i dati biometrici memorizzati all’interno della carta di credito. Il sistema, a detta degli esperti, è assolutamente sicuro, a prova di truffa e di ladro.

Il cliente non deve far altro che avvicinarsi alla cassa automatica, inserire come anche oggi fa la propria tessera e poi, anziché digitare lo scomodo codice numerico, posare la mano su un lettore ottico. Soltanto se i dati memorizzati coincideranno con quelli rilevati dallo scanner si avrà accesso all’interfaccia software che consentirà poi di effettuare richieste allo sportello.

La scelta di adottare una simile tecnologia, fanno sapere dal Giappone, è stata obbligata. Nell’ultimo anno, infatti, il numero dei prelievi non autorizzati è stato drammaticamente alto. I clienti, spaventati, sono diventati eccessivamente diffidenti! Le banche hanno così scelto di rinnovare i propri servizi, utilizzando le più sofisticate novità tecnologiche disponibili sul mercato. A detta degli esperti il sistema biometrico usato in Giappone è addirittura più sicuro di quelli già in servizio in America. L’impronta vascolare, infatti, risulta unica e inalterabile.

Certo, la trasformazione della Rete bancomat, non sarà proprio indolore. Equipaggiare un solo sportello con un lettore biometrico costerà alle banche circa 2.500 euro. Tuttavia, per gli analisti, l’investimento renderà più sereni i clienti che ritroveranno così fiducia negli istituti e riprenderanno a servirsi delle carte di credito. Entro il 2008, spiegano alcuni del settore, soltanto in Giappone ci saranno oltre 5 milioni di carte biometriche.

La situazione nel nostro paese sembra invece lontana dall’esser migliorata. I consumatori possono contare per ora soltanto sulle classiche carte, che un qualunque malintenzionato può rubare, clonare e utilizzare a proprio piacimento. Questo non significa comunque che non si stiano tenendo d’occhio queste novità tecnologiche. “E’ un sistema del futuro – spiega un portavoce di Unicredit, informato sui passi in avanti fatti dagli istituti di credito del Sol Levante - ma ci sono indicazioni del Garante su problemi di privacy di cui tenere conto. Non sarà l’unico mezzo su cui puntare”.

Secondo Ari Juels, della Rsa Security, i dati biometrici non potranno avere un futuro, almeno non se utilizzati da soli. “Non è possibile cambiarli e sono una password perenne. La chiave, inoltre, non è segreta, né privata perché ognuno se la porta dietro tutti i giorni. Chi vuole più sicurezza dovrà usarle non al posto di un codice o di una password, ma insieme ad essi”.